venerdì 6 giugno 2008

DOPING : VINCERE COL TRUCCO .



Quest’ anno ad agosto si terranno a Pechino i Giochi Olimpici , le competizioni sportive più importanti che si disputano ogni quattro anni con la partecipazione di atleti provenienti da ogni angolo del mondo. Tutti i componenti delle rappresentative saranno sottoposti ai test anti – doping, per evitare che i risultati delle gare siano falsati e le medaglie vengano assegnate a chi ha barato .
Il doping consiste nell’ assumere sostanze che migliorano le prestazioni degli atleti e sviluppano artificialmente i loro muscoli. L’uso di queste sostanze causa però l’insorgenza di gravi malattie degenerative, la comparsa di tumori, ictus e problemi cardiovascolari.
Insomma le vittorie e i primati costano davvero caro.
Molti atleti sono morti a causa di queste sostanze : Marco Pantani, vincitore di Giri d’Italia e Tour de France; Florence Griffith, detentrice del record dei 100 e 200metri donne.
Molti campioni del wrestling, idoli dei minori e star in tv, sono scomparsi dalla scena, altri stanno seguendo cure riabilitative dopo anni e anni di medicine proibite. Inoltre , se queste sostanze vengono utilizzate da donne , generano in esse un aumento smisurato del fisico e della massa muscolare, che le fa assomigliare a uomini.
Il problema del doping però cresce sempre di più, perché adesso anche i giovani atleti tendono a ricorrere a queste sostanze durante la preparazione delle gare; dietro di loro si nascondono i genitori, smaniosi di assistere ai successi dei figli anche a rischio di comprometterne la salute.
La scienza e gli atleti dovrebbero fare un passo indietro, per tornare all’ agonismo puro di una volta e capire che vincere non è tutto . La vittoria è bella se ottenuta con le proprie forze, senza imbrogliare danneggiandosi la salute. La sana competizione ci aiuta a diventare persone migliori ; la sconfitta non è sempre un male. Ci aiuta a capire le nostre debolezze ed a diventare più competitivi. Vince di più chi ha saputo perdere.

Mariangela Anello III D

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