domenica 4 maggio 2008

Il primo giorno di scuola

C’era una volta la scuola “Giuseppe Garibaldi”, fatta di cioccolata e di panna, ma soprattutto di generosità e bontà . Un giorno ci sono entrata, e fu come entrare in una favola, in un sogno. Sin dall’ inizio, io pensavo che i professori dovessero imporre la loro autorità facendomi sentire piccola piccola , mi ricredetti, loro erano lì per aiutarmi a crescere e a formarmi con la loro dolcezza e con la loro preparazione. Mi sembrava incredibile ,e ancora tutt’ oggi mi sembra fantastico. Voglio raccontarvi un po’ della mia avventura scolastica e del mio approccio con la nuova scuola.
Ero nell’ Aula Magna, seduta in terza fila sulla quinta sedia, ero così agitata che mi tremavano le gambe. Ascoltavo attentamente le parole della Preside che mi rimbombavano nelle orecchie. Tre,due,uno Curci Stefania ! Era la voce della Preside che mi riportava alla realtà. Imbarazzata, mi misi in fila e, dopo qualche minuto, ebbi modo di conoscere i miei compagni, la mia nuova aula e soprattutto i miei nuovi docenti. A dire la verità i primi giorni mi sentivo disorientata, dispersa in un grande labirinto, fatto di discipline, di orario e di professori. Prima ero così timida, pian pianino, rincuorata e spronata dalla dolcezza dei professori ho acquisito sicurezza e sono andato avanti per la mia strada e ora continuo a fare il mio dovere, ed ho capito che era inutile avere paura perché avevo intorno delle persone comprensive che mi avrebbero sempre dato forza . Non parlo solo dei professori, ma anche dei miei amici che nei momenti di tristezza mi hanno sempre consolata.

Curci Stefania I L

1 commento:

vittorio ha detto...

Stefania sei strepitosa, sei eccezionale, non ho parole per definirti. comunque mi presento: sono Vittorio Ragusa e anch'io frequento la scuola media "giuseppe garibaldi"