domenica 4 maggio 2008

Scuola in maschera ...


Ogni anno la Preside della Scuola media di Trinitapoli, organizza lunghe sfilate in cui i suoi alunni si esibiscono in balletti, rallegrando le vie della città

Scuola in maschera

Fiumi di maschere per le vie delle città di Trinitapoli


Grande festa in maschera avvolge la città di Trinitapoli. Ragazze e ragazzi esibiscono i loro costumi dai mille colori e la animano con balli e lunghe sfilate che rallegrano sia i bambini che gli adulti nel giorno più colorato dell’anno: il Carnevale.
Si tratta di una festa in grado di coinvolgere il tessuto cittadino attraverso un tripudio di colori e suoni, per la presenza di balli e costumi legati a svariate tematiche.
Impegnato nella rappresentazione della tematica del Charleston era il corso G, nell’atto di rappresentare attraverso costumi di tre diversi colori gli anni 20, con la ventata di rinnovamento tipica di quegli anni. Gialli, rossi e blu i colori dei vestiti lunghi fino al ginocchio, la piuma sul capo e scarpe nere decolletè per le ragazze, mentre i ragazzi indossavano smoking neri e gilet colorati e resi luminosi dallo scintillìo delle paillettes.
Pur non avendo vinto siamo stati felici di partecipare.
La rappresentazione in maschera vincitrice “Belli come il sole” era composta da alunni vestiti con pantaloni bianchi e maglietta rossa, scialle color oro e scarpe rosse: magnifico il sole che circondava il capo come un cappello.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita…”, la rappresentazione di Dante Alighieri classificatasi al 2° posto, ci ha stupito per la presenza di elementi ironici connessi al riferimento culturale dell’Inferno dantesco: “Perché c’è un diavolo in me”, il verso della canzone di Zucchero Fornaciari è stata la metafora, resa esplicita da vestiti lunghi e rosso fuoco, adatta a rappresentare la coscienza del peccatore.


Tarantino Rossella

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