domenica 4 maggio 2008

Un commovente film sull'infanzia rubata


All the invisibile children
Un commovente film sull'infanzia rubata.

All the invisible children è un film in sette episodi che racconta le varie condizioni dell'infanzia nel mondo. Nato da un progetto della produttrice Chiara Filesi e di Stefano Veneruso, All the invisible children vede la partecipazione di registi di grande fama che hanno deciso di legare il proprio nome ad un fondo istituito dall'Unicef e dal PAMovvero Programma Alimentare Mondiale per la lotta alla malnutrizione in Africa. Tutti gli ingredienti,dunque,per un trionfo dei buoni sentimenti. In realtà molti degli episodi sono veri e propri pugni nello stomaco dello spettatore. I temi trattati e le scelte stilistiche dei registi sono molto diverse tra loro. In definitiva un film che,tra alti e bassi merita di essere visto. Mehodi Charef,scrittore e regista algerino in "Tanza",racconta la storia di un bambino soldato in un paese africano in guerra,che dopo aver assistito allo sterminio della propria famiglia è destinato alla vita militare così in contraddizione con la spontaneità propria dell'infanzia. Molto bello è il secondo episodio,Blue Gipsy,in cui fa da sfondo,come sempre, la confusione allegra della ex Jugoslavia con bande musicali,cori folli e macchine scassate. Un piccolo gitano esce di prigione e l'incontro con il padre violento e inaffidabile lo convince a tornare nel penitenziario. La tipica energia balcanica dei film di Kusturica nasconde la durezza dell'esperienza di un bambino costretto alla galera. Il cortometraggio più intenso è Jesus Childre of America diretto da Spike Lee. Blanca,adolescente di Broklyn scopre di essere sieropositiva e la sua normalità fatta di scuola e di giochi con le amiche,crolla improvvisamente. Emerge la drammatica realtà di genitori tossico dipendenti in un contesto urbano di squallore e povertà.In Jesus Childre of America si affrontano i diritti negati dell'Africa e delle guerre dimenticate,siamo a New York nel cuore dell'impero del benessere."Bilu e Jeao"racconta,invece,una giornata di due bambini brasiliani di San Paolo che tentano di sbarcare il lunario raccogliendo immondizia per il riciclo;le loro avventure in giro per la megalopoli con un precario carretto sono degne di un buon road movie."Jonathan" è l'episodio doretto da Ridley Scott e dalla figlia Jordan. Un fotografo di guerra è ossessionato dalla brutalità viste negli anni;per uscire dalla crisi torna all'infanzia e con l'aiuto dei bambini riesce a recuperare la voglia di vivere."Ciro"di Stefano Veneruso è la storia di un ragazzino che in pieno centro a Napoli deruba un uomo e scappa per i vicoli del quartiere. In questo episodio compare anche Maria Grazia Cucinotta che ha in parte finanziato il film. Poetico e commovente è l'ultimo episodio del film,"Song Song e Little Cat"diretto da John Woo. Questo è il primo film che gira in Cina e in questo episodio mette in scena le vite parallele di una povera orfanella che vive con il nonno e di una bambina ricca e infelice.
Loriana Gambarrota II f.

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