domenica 4 maggio 2008

Lettera ad un ariano


Trinitapoli 19/01/08



Carissimo ariano,

ti scrivo questa lettera per ricordarti ciò che i tuoi “simili” hanno fatto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Quelle persone, se si possono chiamare così, hanno distrutto le vite di sei milioni di ebrei mandandoli nei campi di sterminio.
Ma prima di eliminarli li hanno annullati come uomini.
Li hanno trasportati come bestie nei carri merci e feriti nei loro affetti, dividendo i bambini dai nonni e dai genitori, gli uomini dalle donne.
Li hanno destinati tutti alla stessa fine ma non tutti allo stesso trattamento. Hanno fatto una selezione dividendoli in “necessari” e “non necessari”. Tra i primi c’erano quelli che, prima di essere mandati nelle camere a gas, venivano sfruttati e consumati con i lavori forzati, in cambio di pane duro e cibo invecchiato!
Tra i secondi c’erano le persone deboli come i bambini, gli anziani, gli handicappati che hanno visto anticipata la loro sorte.
Spero che tu comprenda cosa tutto ciò abbia significato per quella gente. Spero che tu ti renda conto cosa significhi l’uccisione di bambini e persone innocenti!
Ripeto: ti parlo così perché questi fatti rimangano scolpiti nella tua memoria, e in quella di tutti gli uomini, affinché tali tragedie non si ripetano più.

Luca Carulli
IIC

Nessun commento: